UN GRIDO, UN PIANTO …. PER RISORGERE

Commenti

  1. Cara Bianca, con la complicità di una buia notte insonne mi appresto a scriverti queste poche righe. Leggerti e’ stato ascoltare l’eco della mia stessa voce che mi parla da un po’ più in là nella strada, dove c’è più luce, e le parole hanno il coraggio e la chiarezza necessari ad uscire, e a slegarsi dai lacci della confusione impaurita. Così ti ringrazio per aver parlato, senza saperlo, anche per me. Mi riconosco in tanti tuoi passaggi, narrativi ed esistenziali. Come te vivo il mio ( recente) incontro con Darsi Pace come “il tempo del mio secondo appello”.
    Con gratitudine.
    Selene

  2. Bianca Sghedoni dice

    Grazie carissima Selene,
    anch’io continuamente cerco di spostarmi dove c’è più luce…La confusione impera,
    se distinguiamo il puro materialismo, credo sia anche tempo di discernere seriamente
    tra spiritualismo e spirituale. Darsi Pace è maestra in questo….
    Un abbraccio
    Bianca

  3. Grazie Bianca!
    Anche io ho ritrovato alcuni passaggi di vita e ricerca nel tuo racconto!
    Con Darsi Pace si sta un pò colmando anche quel divario che si era aperto tra cammino di fede e vita nel mondo, creativa e allegra! Gli ambienti ecclesiali, soprattutto tradizionali, mi avevano si aperto nuove prospettive, però anche un pò appesantito!
    Condivido anche il desiderio di partecipare alla vita fraterna, amicale che cammina insieme…pur nelle differenze di ognuno…verso la Casa comune! Senza troppo preoccuparsi dei tempi anagrafici: la Via sulla quale camminiamo, ha per destinazione
    l’ Infinito! Con il Suo aiuto.
    Abbraccio. Brunella

  4. Bianca Sghedoni dice

    Sì cara Bruna,
    è tempo di restare centrati nel vero moto Messianico che confuta alla radice
    l’ordine mentale e storico del piccolo ego impazzito fuori e dentro la chiesa.
    Così solo un io rigenerato nello Spirito può unire nella vera unità, unire esaltando
    ogni differenza allora sarà una fraternità allegra !
    A presto carissima !
    Bianca

  5. Bianca Sghedoni dice

    Ripensandoti Selene,
    come tu dici bene delle parole che solo dalla luce possono uscire,
    è proprio così!
    Quando il nostro profondo non vuole più possedere le parole, c’è un tempo
    strano che non si riesce neppure a capire…
    “Io non so i nomi, e dico mano e dico luce…” dice la poesia di Marco filo
    conduttore spirituale del suo ultimo libro.
    Solo dopo, ascoltando reiteratamente la Parola e le parole poetiche iniziamo
    ad emettere anche noi le parole e-vocandole. Che meraviglia !
    Ancora ciao !

  6. Sono davvero tenebrosi i tempi che viviamo e paradossali. Le persone sono scisse, internamente, e questo si riflette nella società, perchè il microcosmo e il macrocosmo si rispecchiano inesorabilmente. La controfigurazione dei “buoni propositi” troneggia, assorbe completamente la propaganda mediatica. Siamo tirati e lacerati tra il sentire profondo e il vivere quotidiano, così alienato dal buon senso… non so in effetti come avrei potuto affrontare questi tempi senza Darsi Pace. Ringrazio ogni giorno di aver incontrato Marco Guzzi e il suo movimento rivoluzionario, sulla mia strada.

  7. Cara Bianca, grazie per questo post lucido e preciso!

    Mi viene in mente un verso di Marco: ‘in questa pace di gennaio che aspetta il rendiconto di tutto l’anno’: mi sembra che tutto il percorso che hai delineato si possa riassumere in un desiderio di pace e di verità che non è mai venuto meno nel corso di tutta la tua vita e che, grazie al metodo proposto da Darsi pace, è fiorito e continua a fiorire e a donarsi.

    In questi tempi davvero difficili, la tua profonda centratura è un esempio per tutti. Vogliamo rimanere saldi e forti, ispirati dalle tue parole, nella certezza che solo il mutamento del nostro sguardo, la trasformazione iniziatica del nostro io, può trasformare l’umanità infelice, stretta nella gabbia dell’ego, nell’umanità libera e salva che tutti desideriamo realizzare.
    Un caro abbraccio
    Silvia

  8. Bianca Sghedoni dice

    Cara Simona,
    come tu dici siamo a una condizione estrema che necessita una scelta, dentro di noi di coerenza, coraggio, fiducia e fuori un piccolo passettino verso….e ognuno sa quale può essere il suo. A volte x spezzare la tragicità ci vuole un pizzico di leggerezza. Una sera alla Macrolibrarsi di Cesena bambini, donne, uomini, anziani abbiamo ballato tutti insieme.
    Poi, si riprendono le coordinate….
    Un abbraccio
    Bianca

  9. Katia Baroni dice

    Cara Bianca, grazie!! Ho letto il tuo scritto con la trepidazione dell’amica che riceve ancora e di nuovo l’accesso alla tua “storia dell’anima” ! Risuono con te quando esprimi il sentirti gettata a terra, l’angoscia che chiude l’orizzonte riducendo la visuale al cieco perimetro dell’io disperato e bisognoso …..e poi il rinascere ai piedi di Chi proprio lì dentro ci incontra e ci salva….. Sola esperienza che rianima il cuore e il corpo…..personalmente sto vivendo un tempo estremo e decisivo, e la stessa cosa è a livello storico e mondiale…. Sento l’attrattiva e l’indispensabilita’ della “disciplina”, di disciplinare per non sciupare, di praticare per non disperdere……. Ci provo, cercando di bene-volere me stessa …..il mio cuore si espande quando cerca e fa esperienza dello Spirito, poi collassa, implode quando si basta e si accomoda…… Un continuo oscillare ..Sono in balia delle onde, ma so , e questo non me lo può più sottrarre nessuno, che la Vita fluisce proprio lasciandomi trasportare, abbandonandomi, senza resistere…… Grazie Bianca, riempie di gratitudine ricevere il tuo scritto come compimento di una intera vita alla ricerca travagliata e appassionata del Vero, del Buono, del Giusto. Grazie!!!!!

  10. Giuliana Martina dice

    Cara Bianca,
    grazie di cuore per condividere riflessioni impregnate di fatica, sofferenza, dolore e anche di freschezza e di gioia, pensieri incarnati in un incessante lavoro di conversione e di preghiera.

    In questo tempo apocalittico, tutta la storia del pianeta si sta rivelando come movimento faticoso e tormentoso verso l’unificazione del genere umano libero da tutte le sue separazioni; questo ci spinge ad un confronto inedito con il mistero di Cristo e con il senso del dinamismo rivoluzionario da Lui innescato duemila anni fa.

    Marco parla di questa fase epocale come di una cresima del mondo, una “assunzione libera, cosciente, adulta, responsabile e responsabile della missione trans-figurativa avviata in modo ancora in buona parte inconscio col battesimo originario avvenuto in Palestina” ( M.Guzzi, La nuova umanità, pag.66)

    Questa chiave interpretativa del tempo che viviamo risuona in me e la trovo in ciò che condividi, la vedo in ciò che avviene nella vita delle persone che incontro, sia nei gruppi Darsi pace che in altri contesti.

    Lo spirito di Cristo ci chiama ad un secondo Appello, torna a inquietarci, ad essere segno di pace e di unità e anche segno di contraddizione. Lui ha vinto il mondo!

    Non possiamo salvarci da soli, possiamo abbandonarci in Lui e sentirci da Lui e in Lui rigenerati; anche a sessantanove anni possiamo rinnovare la giovinezza, personale e del mondo.

    Un forte abbraccio, Giuliana

  11. Bianca Sghedoni dice

    Sì cara Katia,
    accogliamo i nostri sentimenti e poi impariamo a lasciarli andare. Dice Suzuki che
    l’uomo zen ‘pianta ora i piedi’ nel mondo come lo abbiamo; quivi comincia la sua
    vita autentica, la vita dell’amore in tutta la sua realtà.
    Con affetto
    Bianca

  12. Bianca Sghedoni dice

    Mi commuovono le tue parole, Silvia…tu mi hai teso la mano in
    un momento particolarissimo, sei arrivata come un angelo per
    me. Ti ascoltavo e il tuo linguaggio, per me nuovo, mi incantava.
    Parole precise, dirette, profonde e semplici, senza giudizio. Sempre
    pronte a riportare le cose sulla cima dell’ onda per vederle, anche
    solo per un attimo in un’altra prospettiva. Linguaggio che è fuori
    dal tempo tanté che anche ora, mentre lo evoco è presente e benefico.
    Grazie cara Silvia

  13. Bianca Sghedoni dice

    Carissima Giuliana,
    sono pienamente in accordo con te. Con la Redenzione Cristo ha dato inizio a una nuova epoca
    soprannaturale. In lui solo si salda la separazione, reiterata oggi in quello che tragicamente stiamo
    vivendo. Mentre Egli è la consacrazione dell’ umanità e la consacrazione dell’ esistenza si completa nella comunità.
    Come ricostituire oggi la comunità fuori e dentro la chiesa ?
    Grazie della tua presenza !
    Un abbraccio anche da parte mia.
    Bianca

  14. Cara Bianca, leggerti mi ha aiutato a ripercorrere la mia storia emotiva e gli stati di coscienza che mi hanno abitato dall’infanzia ad oggi. Questo penso sia il miglior dono che facciamo agli altri svelando i nostri affanni e le nostre ferite, che spesso ancora sanguinano. Anch’io da bambino sono stato travolto da eventi che hanno sconquassato il mio fragile equilibrio, lasciando dietro di se macerie che ancora oggi cerco di ripulire. Ma non sono mai riuscito a gridare la mia angoscia come accade a te. Mentre le mie lacrime di bambino erano la risposta ad una percezione di mancanza d’amore, ora invece appaiono per una consapevolezza d’amore. Per un insight durante un esercizio autoconoscitivo, a seguito di una meditazione o per l’ascolto di una condivisione che risuona nel mio corpo emotivo. Le strategie difensive che ciascuno mette in atto sembrano assomigliarsi, in effetti non penso sia così. Ogni ego è frutto di anni e anni di lavoro. Io per esempio adottai l’inconsapevole strategia di congelare il mio cuore, pertanto non mi sono mai angosciato per l’impotenza di non poter aiutare qualcuno o per ingiustizie subite da altri. Mi fai pensare a Hetty Hillesum quando dice…”mi sono confrontata col dolore dell’Umanità…a volte sono come un campo di battaglia insanguinato e poi lo pago con un gran sfinimento e con un forte mal di capo. Ma ora sono semplicemente me stessa”. Ecco, con l’aiuto di DP, ora vorrei essere semplicemente me stesso. Attraverso la fede giungere alla Verità per iniziare ad amare.

  15. Bianca Sghedoni dice

    Carissimo Claudio,
    è nel percorso iniziatico che la lettura dei nostri disagi, sofferenze si fa interessante
    perché disegna il percorso spirituale. Quando da bambini si andava a scuola, sapere
    che saresti passato alla classe superiore ti dava una spinta a superare le
    difficoltà del momento. Se il percorso spirituale interessa veramente diventa calamita!
    Inoltre c’è in ballo anche il veleno della poesia di Marco che è il solvente di questo mondo…
    Che, animato dal Verbo si surriscalda e si trasforma…
    “(…) Oh, tu, veleno !
    che circoli nel Verbo e lo riscaldi. ”
    Non è forse allora indispensabile fin che siamo su questa terra un pò di sofferenza affinché
    possiamo gustarne la trasformazione?!!!

  16. Antonietta Valentini dice

    Cara Bianca,
    Ho letto con emozione queste tue riflessioni, questa rilettura della tua vita che ricompone tanti tasselli rimasti come sospesi.
    Sappiamo quanta gioia c’è nel ritrovare proprio quei pezzi della nostra storia che sembravano deviazioni inutili, se non veri e propri abbagli, mentre in realtà erano doni in attesa di essere portati alla luce.
    Le tue parole sono la testimonianza di come fioriscono le nostre vite quando le curiamo con la lieta disciplina del lavoro interiore e della fede in Cristo.
    Un abbraccio!
    Antonietta

  17. Bianca Sghedoni dice

    Carissima Antonietta,
    è così vero quello che dici e d’ altro canto, anche, sentire che non sai neanche
    più chi sei, che stai vivendo l’oggi e basta. Potrebbe esserci una guerra atomica,
    o forse iniziare una vera pace…cosa c’è di certo domani ?! La cosa più vera direi
    è abbandonarmi a Dio, volere bene …a chi incontro. A volte sono solo attimi sfuggenti.
    Non lasciamoceli scappare !!
    Un abbraccio

  18. Alessandro Rossi dice

    Cara Bianca
    leggendo il tuo post mi torna in mente il mio percorso dalla decisone di iniziare fino ad oggi.
    La pratica meditativa che svolgo ogni mattina da quell’ottobre del 2018 è stata una costante in questi anni, in ogni situazione ho cercato di non mancare a questo appuntamento con “quel momento meraviglioso di libertà, di presenza, di incontro” che ha sconvolto la mia esistenza. Sono tornato a pregare, a confessarmi, a comunicarmi, a vivere la fede. Le cadute ci sono ogni giorno ( e sono sicuro che senza Darsi Pace in questo periodo pieno di difficoltà, sfide, non ce l’avrei mai fatta ) ma oggi sono un pò più consapevoli. Come dici anche tu, anche io, mi affido allo spirito e in certe situazioni credo proprio che sia intervenuto in prima persona. Le catene dell’ego, come le chiami, sono anche per me l’aspetto più doloroso perchè oggi si manifestano immediatamente. E’ la reattività agli eventi che ogni giorno mi dimostra quanto ancora sia lontano da quell’ “io in Cristo”. Ma sto cominciando, anche io, ad avere quegli “occhiali” per rileggere la mia vita, le mie scelte, le mie illusioni (e talvolta penso al fallimento necessario perchè potessi arrivare qui). Così sto imparando nell’umiltà, di lasciare andare e di abbandonarmi alla Sua volontà, il ricominciamento. Umiltà che pensavo di avere e che invece era solo maschera che inserivo all’occorrenza. Chiedo alla luce, ogni mattina, che illumini le mie ombre e faccia cadere una ad una tutte queste maschere che mi sono costruito addosso per incamminarmi verso l’integrità e il discernimento (tanto difficile da trovare oggi).
    Ti ringrazio per il tuo contributo e per aver condiviso un’esperienza meditata e piena di vita tanto da rispecchiarmi in essa.
    Un caro saluto,
    Alessandro

  19. Bianca Sghedoni dice

    Carissimo Alessandro,
    una bellissima amicizia mi lega a te, nata spontaneamente nella culla di Darsi Pace.
    Come diceva anche Claudio la condivisione dei nostri stati d’animo sorretti da una
    prospettiva di fede poetica e cristiana crea amore.
    Oggi, solo in questo stato, umilmente possiamo ringraziare se questa notte non si
    è verificata una catastrofe nucleare.
    Stamattina potevamo ricevere notizia di non poter uscire di casa perché una nube
    tossica si avvicinava a noi come fu per Chernobyl.
    Forse ancora più grave perché l’impianto di Zaporizhzhia bombardato è il più grande
    d’Europa.
    In un silenzio interiore che ci possa far sentire ciò che autonomamente si muove in
    noi come bene, come pace, come amore per tutti, ogni essere umano di questa terra.
    Uniti in Cristo
    Bianca

  20. Grazie Bianca, la tua storia ci conferma e sostiene nella ricerca che tutti quanti (molto spesso inconsciamente) viviamo rispetto al senso di questa vita.
    Facilitare la liberazione interiore per poi divenire agenti di trasformazione messianica del mondo è il progetto politico più efficace mai pensato e tu lo descrivi bene:
    È necessario unirci fra amici che già la pensano in un certo modo, anche se con delle sfaccettature diverse e creare dei piccoli territori dove ci siano spazi ed ambiti vivibili nella serenità e nella pace.
    Cercare la verità e la giustizia sempre e ovunque è la cosa santa anche se terribilmente faticosa, la sola che mi fa riconoscere le menzogne mie e quelle storico collettive.
    Riconoscere le controfigure messianiche, cristiche che propongono l’altruismo e l’omologazione per essere tutti uguali, bravi e buoni e bypassano la cura della famiglia, dell’arte, del vero insegnamento, del diritto, della bellezza, elementi necessari per una vita sia piena.
    Noi stiamo lavorando proprio per questo e la speranza che nutro è di vedere al più presto (ma solo quando i tempi saranno maturi quindi senza affanni o ansie) sorgere e svilupparsi gruppi e comunità dove le anime possano vivere quotidianamente nella pace e giustizia come Dio vuole.
    Abbiamo provato con il M5S e con tutti gli altri partiti ma tutti sembrano voler costringere i loro spiriti in aree private scisse dalla vita, continueremo a farlo fino a che uomini e donne capaci di dare ascolto allo Spirito della Vita decideranno di fare politica per il bene dell’umanità intera e non solo degli amici.
    Non perdiamo questa speranza e rimbocchiamoci le maniche…….

  21. Bianca Sghedoni dice

    Caro Alessandro,
    le tue intuizioni mi hanno sempre invogliato, ispirato; anche tu sei fra quelli che mi hanno
    preso per mano, nella cordata..
    Oggi è Simon Weil che mi intriga..Nel suo ‘Manifesto per la soppressione dei partiti’, insieme a
    un profondo percorso spirituale propone una ‘terapia’ di fluidità…un libero gioco delle parti non
    più vincolate da disciplina di partito. “Circoli” di persone che si formano e si sciolgono a seconda
    delle questioni da affrontare. Alleanze nutrite dalle affinità su temi trattati….in uno stato di
    fluidità.
    Ci possiamo mettere in comunione anche con lei, cosa dici ?!
    Con affetto
    Bianca

  22. Certo Bianca mi sembra non ci siano alternative, personalmente posso essere d’accordo in tutto solo col Vangelo (ma occhio alle interpretazioni che possono fare disastri) o meglio con il suo obiettivo e cioè la divinizzazione dell’uomo ma non la sostituzione di Dio.
    Il discorso si fa lungo e tortuoso per semplificare vorrei dire che se non lavoriamo sulle nostre distorsioni saremo sempre preda di un mondo che ci rende schiavi inconsapevoli (con la paura) addolcendo lo stato reale (con la distrazione) e guidando le nostre scelte (con la pubblicità e il controllo dei nostri dati).
    Quadro deprimente?
    No, consapevolezza della necessità di azione liberatoria.
    Buona domenica delle tentazioni……. Un sorriso Ale

  23. Bianca Sghedoni dice

    Caro Alessandro,
    se possiamo restare ogni giorno nell’umilta’ di desiderare attimi di unione con Dio,
    prima di voler agire, prima di costruire progetti nella nostra mente, se possiamo credere che
    è Lui che ci sospinge, Lui che ci dona la parola da dire e anche il modo di come dirla,
    già il nostro cuore si può dilatare e nell’ abbandono vedo le cose in modo diverso. Ora
    davanti a me si muovono grandi rami di abete ed io vedo un’armoniosa danza.
    Un abbraccio
    Bianca

  24. Cara Bianca, le tue parole mi portano davvero conforto.
    Mi portano conforto anche i commenti che leggo dopo l’articolo.
    Tracce di un dialogo di pace, di vita, di possibilità luminosa anche in questi tempi bui.

    Scappo dalla televisione, che mixa – si direbbe, con raccapricciante precisione – immagini di massacri a consigli per gli acquisti. Se ascolto ancora, mi sembra di diventare pazzo. La mancanza di un senso che leghi una immagine di un bimbo ucraino in fuga a quella di un nuovo biscotto da comprare, mi disorienta e mi ferisce. Senza giudizio, mi sento sperso. E’ tutto vano?

    Leggo il tuo post e riprendo fiato.

    Capisco di nuovo che tutto mi è dato ma devo rimanere/rientrare nell’attitudine giusta, di vera domanda. Altrimenti sono io che costruisco dei muri altissimi, mi metto in gabbia e rimango confinato. Devo dire che passando di qui tocco spesso una ipotesi cordiale per tornare a lavorare sulle mie distorsioni, e l’amarezza si stempera nella prospettiva di un lavoro, di un bel lavoro.

    A qualsiasi età (che poi nemmeno io sono esattamente un bimbetto), si riparte. Mi colpisce come Marco parla della pratica, di questo lavoro. Quando dice che anche in punto di morte, l’attitudine dovrebbe rimanere sempre quella. Ma in effetti, non ho mai incontrato un vero “maestro” per il quale il tempo anagrafico fosse un problema. Capisco che il tempo è davvero relativo, morbido, è un mistero, se noi ci consegnamo a questo flusso che fa tutto nuovo.

    Devo tornare qui – non si tratta di sigle, DP e/o quell’altro, quell’altra associazione – ma il lavoro che è cordialmente proposto, qui. Che alla fine strappa un sorriso al cuore, anche nei giorni che ti sembra tutto pesante. Pure la scienza.

    La scienza, appunto. Che non ce la faremo a far evadere dagli schemi del meccanicismo, nemmeno con tutta la consapevolezza che possiamo aver accumulato e i libri che possiamo aver letto, se non viviamo noi per primi, qualcosa di meno meccanico e più arioso. Capisco che se l’anima non è toccata da una Dolcezza, nemmeno il pensiero della scienza potrà cambiare.

    Grazie per avermi fatto ricordare, ritornare (accipicchia quante volte devo ritornare, in un solo giorno!).
    Un abbraccio.

  25. Bianca Sghedoni dice

    Carissimo Marco,
    d’accordissimo con te: è questo lavoro che ci salva: la nostra pratica da cui, poi, possiamo
    andare verso ogni campo, ci andiamo con un elmetto spirituale…non più arrabbiati, non più
    puntando il dito, però gridando che così non va !! Rimane una ribellione di fondo per le misti-
    ficazioni che ora, subito, riconosciamo e come Maddalena de Pazzi che gridava per le strade
    di Firenze: l’Amore non è amato ! Vorremmo gridare anche noi: torniamo in noi stessi, torniamo
    al fondo da cui sgorga la Sorgente…

    Grazie infinite, questo post con la partecipazione che c’è stata ha saziato la mia sete di vera comunità !!
    Credo che questo possa far gioire anche Marco e Paola che ben sappiamo quanto si spendono perché
    tutti noi possiamo essere felici.
    A presto !!

  26. Cara Bianca
    innanzitutto grazie di avermi invitato a leggere il tuo post, che altrimenti avrei perduto insieme alle lettura delle tante reazioni ed emozioni di chi è stato smosso dalle tue parole.
    Grazie per aver condiviso in modo cosi autentico un pezzo della tua vita
    Anche queste parole, come tanti piccoli segni nella giornata, è un richiamo che ci / mi riporta al Centro, all’ Essenziale per “ricordarmi” della novità di Cristo nella mia vita.
    A volte mi sento ancora così lontana, da quel passaggio di cui parla Marco, dall ‘essere quel Io in relazione e poi in Conversione Sono le parole che soprattutto in questi giorni mi risuonano come necessarie per stare di fronte agli eventi drammatici : Conversione – Rivoluzione.
    Sono grata quindi, quando incontro persone magari molto diverse da me, ma in cui intravedo la tensione comune. Penso che siano tentativi di costruzione di una nuova umanità, l unica che oggi può proporre alternativa all io bellico in continua azione .
    Quindi anche io sono grata agli amici di DP. a te, e alle persone che incontro che mi richiamano a fare quella continua pulizia .
    Il lavoro interiore è l’ unica risposta di salvezza per noi stessi e per il mondo.
    Grazie di questa condivisione e grazie del amicizia fedele che hai, nonostante il mio essere ancora sempre cosi distratta.
    Sil

  27. Bianca Sghedoni dice

    Cara Silvana,
    siamo sempre alla ricerca dell’ io in relazione, che è difficile come tu dici…Da una parte ci vorremmo buttare e dall’ altra le nostre strategie difensive ci trattengono. Il piccolo io vorrebbe sempre tenere in mano la situazione e pur camuffandosi per non apparire troppo gravoso, con molteplici gentilezze, sotto le quinte è lui che controlla. Noi però ne abbiamo consapevolezza, che grazia !!
    Nel percorso, la parola Conversione che tu evidenzi è proprio la vera Rivoluzione: nella Conversione Linguistica il nuovo Io impara a parlare ricevendo la parola dalla Fonte. Impara a essere Figlio (Non vede che già nasce il nuovo Giorno ?) pag. 203
    Trasformarsi, rinunciando a parlare dal proprio ego, ma dal ‘nulla di se’….come un canto …!
    Ti ricordi le donne africane ?!
    Forse ci insegnavano il nuovo (antico) linguaggio, senza saperlo…
    Un abbraccio
    Bianca

  28. Buonasera a tutti e complimenti Bianca… Giusto due righe per dirti grazie della tua toccante testimonianza : rimango sempre stupita dalla grande profondità che leggo ed ascolto ovunque in DP! C’è veramente una grande ricchezza interiore, culturale e spirituale… C’è veramente tanto da integrare ed imparare!
    Colgo cosi pure l’occasione di dedicare queste semplici parole a tutti gli articoli che ho letto nel sito, in questo spazio, specialmente poiché ammetto di essere stata, inoltre, attratta dala bellissima opera di Davide Calandrini, cui faccio tanti complimenti anche per l’ uso dei meravigliosi colori ??
    Grazie ed un saluto affettuoso a tutti,
    Giorgia

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