Quale cristianesimo oltre le ideologie moderne?

Commenti

  1. Grazie caro Filippo! Le nuove visioni in grado di smascherare con lucidità e contrastare con energia le logiche distorte di questo mondo saranno appannaggio di donne e di uomini di fede. Fede e Rivoluzione. La certezza che il Cristo ha già vinto e che darà lingua e sapienza a chi saprà incarnare sulla terra i passaggi ulteriori della riconciliazione tra l’umanità e la sua fonte. “Se aveste fede quanto un granello di senape potreste dire a questo gelso: Sradicati e vai a piantarti in mare, ed esso vi obbedirebbe” (Luca 7-10). Lavoriamo con gioia perché possa crescere la nostra fede e per contribuire così a rovesciare il sistema della menzogna!

  2. Grazie anche da parte mia, caro Filippo. Hai ragione, ogni lettura che si fermi al biasimo, alla critica o alla constatazione di una “fine” è un lavoro non portato fino in fondo. L’universo si espande e propone nuove possibilità, proprio nel crollo delle “civiltà cattoliche” forse, mi dico, c’è una inedita possibilità di diventare responsabili personalmente, di lavorare con gioia, come scrive Paola, perché la nostra fede si accresca.

    Un sacerdote che seguo parlava di stare sul “tapis roulant”, cioè farsi trasportare, o camminare attivamente. Ecco, forse farsi trasportare, sia pure da un contesto cattolico, non funziona più. Non è detto, tutto sommato, che sia un male.

  3. giancarlo salvoldi dice

    A me non interessa la cristianità ma il cristianesimo.
    Mi sembra che la filosofa Delsol abbia una visione eurocentrica e non consideri il resto del mondo, anche se è vero che in Europa al cristianesimo stanno subentrando buddismo, islam, animismo ( nella forma di culto alla moda per gli animali e per i vegetali), esoterismo e soprattutto una passione per “Madreterra” di tipo religioso.
    E’ possibile che il “non prevalebunt” valga per il mondo intero e non per l’Europa.
    Il vuoto nelle chiese, nei seminari, nei conventi, è doloroso, ma forse nel vuoto precipita anche tanto di sbagliato.
    L’Occidente deve tener presente di essere nato greco-giudaico-cristiano, e che in quanto tale è stato la culla del diritto e della libertà e della democrazia.
    La determinazione forte di laicisti e nihilisti a nascondere ed emarginare il cristianesimo può portare con sè l’affievolirsi dei valori di cui l’Occidente è stato culla e che è il solo oggi a custodire e preservare, proprio mentre la liberaldemocrazia è in crisi e dilagano le autocrazie e le oligarchie.

  4. Filippo Tocci dice

    @Paola: grazie a te, proprio così! Abbiamo bisogno di riscoprire la potenza radicale della fede autentica, intrinsecamente rivoluzionaria.

    @Marco: grazie Marco, è vero, la forza d’inerzia non può condurre verso dimensioni creative. Siamo chiamati a compiere uno sforzo attivo, personale e consapevole, per rigenerare anche i contesti comunitari in cui viviamo.

    @Giancarlo: concordo con te Giancarlo, l’Occidente – ormai globalizzato – rinnega o rimuove le proprie radici profonde, perciò tutte le sue istituzioni sono in crisi. Questo crollo, con il vuoto che spalanca, va interpretato, per non lasciare che domini la rassegnazione culturale ed esistenziale, e per collocarci in una direzione feconda.

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