IL METODO DEI MISTERI 5.10.23

Commenti

  1. Caro Andrea Granata,
    che tipo di movimento diverso deve fare il nostro intelletto, cioè il pensiero comune?
    Silvia Fusco

  2. https://www.stateofmind.it/2023/06/falso-se/
    Forse potremmo fare un movimento dal Falso sè al Vero sè tramite un oggetto transazionale
    Ci serve un pupazzone per la transizione per aprirsi al parradosso creativo?
    https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/oggetto-transizionale/
    Grazie
    Silvia

  3. Paola Balestreri dice

    Cara Silvia, tutto il testo di Andrea non fa che tentare di descrivere questo movimento diverso.
    Almeno così a me sembra….
    Far tacere un certo domandare, fermarsi, porsi in ascolto e attendere.
    Un abbraccio! Paola

  4. Maria Carla Mangili dice

    Proprio così..
    fermarsi e lasciare che la Cosa accada secondo modalità che non rientrano nel nostro “domandare”…sarebbe come imbottigliare il mare !
    Ciao, Maria Carla

  5. Bellissimo Andrea, grazie di questo prezioso scritto!

  6. “L’abbandono quieto dell’attesa che ha conosciuto l’arresto è la forma più alta del cercare.” Grazie caro Andrea per questo scritto davvero prezioso, che porta sollievo al cuore e rilascia la tensione esagerata dell’ego raziocinante.

    Leggendo, mi rendo conto di quanto questa “resa” sia anche una sconfitta per l’ego e una porta di ingresso per qualcos’altro. Il mio ego non conosce altro che il ragionamento e con quello pensa di sostenersi, bello riscoprire stamattina, che fuori dai miei pensieri circolari esiste un mondo, ben più gioioso ed assolato.

  7. Simone Compagnucci dice

    Grazie di cuore, caro Andrea.
    Ho apprezzato moltissimo questo tuo testo. Molto tecnico, debbo ammettere, ricco anche, se vuoi, di tecnicismi che, magari, ai non addetti ai lavori di filosofia come me possono risultare, di primo acchito, più ardui. Ma dopo due-tre letture e riletture, sono riuscito a comprendere tutto.
    E te ne sono grato, poiché le tue parole illustrano il movimento che abbiamo bisogno di compiere e ricompiere, sempre quello, sempre lo stesso, ma spesso proprio così difficile da realizzare: spegnere la mente, lo stesso interrogarsi, abdicare a ogni domanda, facendola naufragare, e poi “annegare” nel Vuoto.
    Il tuo articolo lo leggo proprio (non a caso) in un momento preciso (a proposito di coincidenze..); questa mattina mi chiedevo infatti se davvero questo Vuoto, questo Niente in cui l’Occidente e la Chiesa oggi sguazzano sia qualcosa di negativo.
    No, non lo è.
    E comunque sia: l’attesa (del miracolo, della Cosa, dell’evento) è tutta abbandono.
    Come scrivi anche tu. Quanta verità racchiusa in questo!!
    Alle volte mi sorprendo del mio stesso chiacchiericcio mentale; e mi accorgo: devo farlo naufragare. Punto. Il resto viene da sé.
    Grazie mille anche per aver illustrato come lo stesso itinerario che porta a interrogarsi e poi a spegnere lo stesso atto di porre domande passi per il percorso iniziatico, da un Io in Conversione, che inizia a entrare nel mistero, fino agli stati più profondi ed elevato della relazione.
    Un caro saluto e grazie ancora!! Un testo preziosissimo per tutti noi.
    Simone

  8. La resa.
    Cosa significa?
    Attendere che altri decidano per noi in nome di Dio?
    Attendere che la Cosa arrivi?
    Forse dovremmo bilanciare bene l’attivo con il passivo e richiamare la nostra adultita’e la nostra capacità di fare responsabilmente delle scelte.
    So che molti pretendono che gli altri si arrendano e che eseguano ciò che ad altri, anche in nome di Dio, sembra giusto, buono e bello ma io questa resa non la comprendo.
    Siete sicuri di non arrendervi a degli uomini limitati come voi e non a Dio?
    Anche io vorrei tanto arrendermi e far decidere ad altri della mia vita in modo da poter dire di fare la volontà di Dio ma non mi sembra corretto. Non riesco.
    Non faccio polemica ma mi piacerebbe comprendere meglio la vostra posizione.
    Ho letto il post ma non comprendo.
    Altrimenti detto se l’ego non decide chi decide?
    Grazie
    Scusate il disturbo, il chiacchiericcio e le tante domande.
    Trovo queste conversazioni molto belle e rare.
    Grazie ancora.
    Silvia

  9. Grazie Andrea. Mi piace abbandonarmi nell’attesa.

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