Verso l’incorruttibilità…

Commenti

  1. Grazie per queste riflessioni.

  2. Grazie Massimiliano Villani per il tuo contributo.
    L’uomo cerca Dio, ama Dio ed entra in relazione con lui ma Dio rimane altro da noi, per fortuna.
    Diventare Dio è il titolo di un testo che raccoglie parole di Meister Eckhart che è un mistico tedesco.
    Il vitello d’oro è il rischio che corriamo ogni giorno perché in fondo mi sto facendo l’idea che l’uomo incarnato non può che, almeno in parte, metterci del suo anche nel proprio culto a Dio.
    Io mi sento molto corruttibile, anzi mi sento sempre più piccola ed insignificante e bisognosa dell’aiuto di tutti
    Tutto posso in colui che mi da’ forza è parola da meditare con grande umiltà.
    A me piace molto la preghiera dell’Altissimo: Tu sei bellezza Tu sei speranza Tu sei forza. Tu sei il nostro gaudio, tu sei tutta la nostra letizia.
    Credo che ogni uomo come dice marco possa farsi ed essere fatto un altro Cristo ma è argomento da sviscerare.
    Tutto è vanità e forse nulla di noi rimane.
    Questa è la esperienza che tutti ci accomuna e da cui partire
    Grazie.
    Silvia

  3. Giuliana Martina dice

    Grazie caro Massimiliano per la profondità e la chiarezza della riflessione che ci offri.
    Abbiamo ereditato un tempo faticoso da abitare eppure meraviglioso se ritorniamo a frequentare la scuola di cui parli. Luogo in cui ogni autorità del passato non condiziona e noi possiamo sentire lo spirito che siamo e partecipare al gioco della ricreazione in atto.

    E’ la scuola della trans-figurazione in cui impariamo a sottoporci libera-mente alla plastica dell’Io, una scuola da frequentare con gioia ogni giorno se vogliamo rinnovare le nostre identità di maschi e femmine, di mogli e mariti, di padri e di madri e di figli, di insegnanti, preti, medici, politici imparando ogni giorno a liberarci un po’ di più da relazioni di possesso dentro e fuori di noi.

    Pur avendo insegnato per più di quarant’anni, e avendo cercato una scuola così, pur avendo sofferto il cambiamento senza riuscire a leggerlo e interpretarlo standoci dentro, ORA nel laboratorio Darsi pace torno ad entusiasmarmi e ad abbandonarmi al Gioco ricreativo in atto perché sento vere per me queste parole:

    Io stesso non sono una figura
    Finita, ma un corso
    Della vita, un suo discorso
    Che nelle pause del sonno mi continua
    A parlare di te.
    (Marco Guzzi, Lora della ricreazione, in Per donarsi pag. 74-77)

    Parole che non afferro, ma lascio affiorare e accadere in me abbandonandomi al Dio che scruta la mente e saggia i cuori e all’Uomo che sta sempre un passo avanti a me.

    Giuliana

  4. Grazie Massimiliano, mi coinvolgono molto queste tue riflessioni.

    Perché mi ricordano qualcosa di cui una specie di forza gravitazionale, mi porta invece sempre a scordare. Che niente mi soddisfa veramente. Così che anche le giornate in cui è successo tanto di bello, di cui ringraziare il cielo, mi guardo tornare verso casa con un senso “misterioso” di amaro in bocca, come a dire “sì questo è bello, molto bello. Ma io voglio (anche) altro!” senza poter definire questo altro… o Altro.

    Chi ha letto il diario di Pavese ricorderà quel suo celebre appunto: “A Roma apoteosi. E con questo?” Per contestualizzare: era il 1950, e Cesare aveva appena ottenuto il Premio Strega. Mica bruscolini, per dire.

    Leggendoti mi ricordo di una mia “insoddisfacibilità strutturale” e mi acquieto, almeno un poco. Forse il problema di tanta mia distrazione, è farsi ipnotizzare dalla muse della pubblicità imperante, che ti dicono che la soddisfazione è sempre possibile, ma sempre dopo il prossimo oggetto, il prossimo acquisto, la prossima trasgressione, il prossimo viaggio…

    Leggendoti, inizio a ricentrarmi.
    E almeno adesso mi perdono, per essere così spesso, insoddisfatto.

    Grazie.

  5. Francesco F dice

    Mi ha colpito la foto perchè l’ho fatta paro paro questo autunno passato e quindi sono andato nella riflessione che è stata fatta e ti ringrazio.
    https://www.youtube.com/watch?v=lg-1e0bN49E&ab_channel=FrancescoF

    A me viene da dire, come Marco dice spesso, di essere pragmatico, quindi questa ricerca può dare un senso di direzione e di scopo alla nostra vita. Può aiutarci a superare le sfide e le difficoltà che incontriamo e a trovare una gioia e una soddisfazione più profonde.

    Ciao, Francesco F

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