IL PUNTO DI ROTTURA: Quale rivolta spirituale?

Commenti

  1. giancarlo salvoldi dice

    Tanto la cronaca quanto la storia confermano quanto il progetto “Il punto di rottura” propone: “Il tema sarà proprio il presupposto necessariamente iniziatico-spirituale di qualsiasi cultura o politica veramente nuove.”

    E’ di questi giorni uno scandaloso fatto di cronaca che parla di minorenni africani lasciati a lavorare nei campi in Italia senza cibo e senza paga, ad opera di una cooperativa dell’accoglienza e della “integrazione” gestita da africani.

    Questa storia ci dice che anche persone di colore, immigrate, donne, impegnate in politica nella sinistra radicale, forse di cultura cristiana, con livelli di studio anche alti, possono benissimo comportarsi come sfruttatori disumani.

    Le soluzioni per libertà e giustizia proposte da illuminismo positivismo e marxismo sono parziali ed incomplete e quindi sono risultate inefficaci ed addirittura ipocrite.

    E la storia è piena di rivoluzioni totali e totalmente tradite proprio per questo motivo: gli oppressi una volta liberi diventano oppressori come accaduto ai Vietcong, e come in questi giorni vediamo in Iran dove la rivoluzione del “liberatore” Khomeyni massacra spietatamente le ragazze e i giovani che chiedono libertà.

    Il perchè è chiaro: fino ad oggi in tutte le rivoluzioni è mancata la componente essenziale della conversione personale che i gruppi di iniziazione cristiana propongono.

Inserisci un commento

*