Dal 1° settembre è possibile aderire ai Gruppi, iscrivendosi all’associazione Darsi Pace secondo le modalità indicate nel sito al link “Iscriviti ai Gruppi”.
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Archives for 2014
Darsi Pace: iscrizione ai Gruppi 2014-2015
Il pozzo
Ho scattato questa fotografia in un luogo della grande guerra, sulla cima del Monte Grappa. Questa foto mi riporta ad un sogno avuto diversi anni fa. Sognai una discesa vertiginosa dentro un pozzo attraverso il buio, l’angoscia e il senso di morte imminente. Cercavo a tutti i costi di arrestare la discesa, ma una voce dolcissima mi era accanto e mi invitava a lasciarmi andare e proseguire la discesa. [Leggi di più…]
Terza Meditazione: Chi sono io nel perfetto perdono
Assumiamo una posizione comoda, eretta, e rilassata, e lasciamo che la serena attenzione al respiro plachi progressivamente il rumoreggiare dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Accompagniamo, come di consueto, l’inspiro con l’attitudine interiore del sorriso, e l’espiro con quella dell’abbandonarci: sorrido/ mi abbandono. Non lasciamo che queste restino semplici parole automaticamente ripetute, bensì rilanciamo ad ogni inspiro la nostra disposizione al sorriso accogliente, alla dilatazione interiore, e ad ogni espiro abbandoniamoci un po’ di più nel nostro abbandonarci, nel nostro non trattenere, nel nostro lasciar andare, lasciar scorrere via.
Darsi Pace: un metodo, un movimento
Ogni giorno di nuovo ci è richiesto di dare ragione della nostra fede, delle nostre scelte, della nostra adesione alla vita, perché, come scriveva Henry Nouwen, “tutto ciò che non è deciso, è spazzatura”.
Come eterni principianti cerchiamo perciò di spiegare innanzitutto a noi stessi i motivi del nostro rimanere – con sempre maggiore gusto e beneficio – nei Gruppi Darsi Pace.
Beatamente “illusi” come bambini
” l’arte del volere bene partendo dalla nostra ricerca di integrità, senza troppi sforzi, senza troppe forzature.”
Questa frase rivoltami nel telematico da Marco, mi ha indotta a fare il punto sulla mia situazione circa la via iniziatica che conduce all’integrità.
Seconda Meditazione: il mio io è aperto all’infinito
Ora avviamo la nostra seconda meditazione, seguendo i medesimi passi iniziali indicati già nella prima. Qui noi non li ripeteremo con la stessa precisione, ma è necessario riattraversare ogni volta i singoli stadi del processo meditativo, realizzandoli nella loro successione organica. Dobbiamo cioè imparare a distinguere con cura la rappresentazione puramente mentale di questi stati dalla loro realizzazione concreta come progressiva mutazione della nostra forma mentis. |
PRIMA MEDITAZIONE – FLUIDIFICHIAMO LA NOSTRA MENTE
Il lavoro trasformativo autentico implica, ogni volta che lo si intraprende (e quindi ogni giorno o più volte al giorno), una fase preparatoria, e cioè una preventiva fluidificazione della sostanza della nostra anima, che è invece ordinariamente contratta e indurita, in quanto solo ciò che venga reso almeno in parte malleabile può poi essere riplasmato. Inoltre la penetrazione entro le dimensioni più profonde del nostro essere non può che essere graduale ed in un certo senso preparata.
IMMAGINAZIONE E REALTA’
Durante il cammino di purificazione della psiche ci si imbatte nel nodo “immaginazione”. “Fantasia” ne è un sinonimo. L’immaginato che si struttura si fa realtà, così accade che il reale diventi immaginato. In altre parole, la realtà non è quella che è, ma è ciò che non è, rectius è la proiezione del nostro immaginario, è il costrutto delle nostre fantasie ricorrenti. Quando l’immaginario si flette verso l’egoico, le nostre azioni saranno scandite dall’egoico. Io sarò il centro della realtà immaginaria. Se esso, invece, tende a figurazioni dell’io sano o risanato, le nostre azioni saranno movimenti di liberazione.
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