Nel Vangelo la preghiera che Gesù vive la notte dell’arresto è un riferimento preciso, forte, al quale mi capita spesso di pensare e nella mia piccola e squallida esperienza di fede sento che quel brano coglie il momento cruciale, l’abbandono definitivo che Gesù decide verso la fiducia nell’azione del Padre che sicuramente non mancherà.
Archives for 2016
Senso di colpa
In un recente incontro con un amico sacerdote che mi conosce da molti anni, lui, prima di congedarci, mi raccomanda: “Te lo dico con autorevolezza, Mariapia, liberati dai sensi di colpa!“ “Sì,- rispondo- hai proprio ragione, mi impegnerò”. A casa, mi ritrovo con un fermo proposito di seguire il suo consiglio, ma poi subito emerge l’interrogativo:- ma come fare? –
Di sensi di colpa ho sentito parlare quasi per tutta la mia lunga vita, so che sono un fardello inutile e paralizzante, l’ho anche letto più volte, è ora di cambiare veramente, ma il difficile è trovare la via della liberazione. [Leggi di più…]
Discese ardite (e risalite)
E’ una strana sensazione quella che avverto adesso, giunto circa alla metà del triennio introduttivo nel percorso di Darsi Pace. Non so, a me pare che anche qui “i tempi si fanno brevi”. A questo punto del cammino, ogni cosa è pesante come un sasso. Pesante nel senso di “pondus”, un peso di argomenti e motivi, per cui svicolare è sempre più difficile. Farsi scivolare queste cose addosso, senza far nulla, è sempre più faticoso. [Leggi di più…]
Tempo di ricapitolare
Da quando sono in pensione vivo in un tempo dilatato e rallentato che segue il ritmo dei miei gesti dalla mattina alla sera e dalla sera alla mattina.
Non c’è fatica nel movimento, nel susseguirsi di azioni, di parole, di sguardi, di silenzi che si fanno e si disfanno nell’adesso, nel tempo che è.
Non c’è il dovere prima e dopo il piacere, ma lo stare dentro ciò che accade.
Le teorie della critica letteraria al collasso dei saperi: è possibile un rinnovamento?
Il pensiero nelle sue varie forme è da sempre il motore delle più grandi rivoluzioni della storia dell’umanità, la cui base generatrice non può che essere un’idea innovativa, una visione della realtà che nasce innanzi tutto sotto forma di linguaggio.
Torniamo a cercare un senso
Pubblichiamo l’intervento di Marco Guzzi presso il Campo dei miracoli-Centro Valentina Venanzi, nell’ambito del ciclo “Triangolare della Spiritualità”, organizzato dal Progetto Calciosociale (www.calciosociale.it).
L’incontro, presentato dall’amica Lula, si è svolto nella sede romana di Calciosociale, un bellissimo centro polifunzionale nel quartiere periferico di Corviale, il 5 febbraio 2016, e si è concluso con un appassionato dibattito e un’ottima pinza!
Buona visione!
Procreare il mondo
Di ritorno dall’intensivo di Roma sento risuonare queste parole: io, noi, siamo responsabili della CREAZIONE del mondo. Il mondo che osserviamo dall’esterno e spesso ci spaventa, perché lo sentiamo ostile, non accogliente, ingiusto e crudele, non é qualcosa di dato una volta per tutte, qualcosa che possiamo soltanto subire, senza provare a mutarne la forma.
Chi legge queste parole avrà spesso incontrato riflessioni simili: il mondo esteriore é una proiezione di quello interiore, dalla nostra liberazione interiore può scaturire la trasformazione del mondo. È proprio questo il principio ispiratore del movimento Darsipace.
La mia guarigione
La domanda arriva inaspettata, mentre stiamo parlando d’altro: “Ma tu vuoi ancora guarire? Preghi per la tua guarigione? Credi veramente che Dio possa guarirti?”
Resto per un attimo senza parole. Sì certo che voglio guarire, no non mi sono arresa, ma la voce non esce. Sono stata colta nel vivo e non riesco a rispondere. [Leggi di più…]
Silenzio: chi sei?
Lo spazio dello spirito, là dove esso può aprire le ali, è il silenzio. (A. de Saint-Exupéry)
Silenzio, esisti? Ci sei? Sento a volte parlare di te ma non ti trovo, non ti incontro in quelle parole. Qualcuno ritiene che tu sia “assenza di rumore” ma percepisco che questa è solo una considerazione riduttiva della tua presenza, anche se può facilitare un piccolo e tenue contatto con te.
Mario Luzi: una poesia della fine e dell’inizio
A 11 anni dalla morte di Mario Luzi, pubblichiamo l’intervento di Marco Guzzi alle giornate di studi organizzate dall’Università di Roma Tre nell’ottobre 2014, in occasione del centenario della nascita del poeta fiorentino (20.10.1914-28.02.2005).
“Una poesia della fine e dell’inizio”: questo il titolo della conferenza di Marco.
“Riemergere in lontana chiarità”: questo il titolo della manifestazione, preso da un verso di Luzi.
Buona visione!
Siamo anche su