Amici di cammino, vorrei condividere un pensiero a proposito di un nodo cruciale del processo di trasformazione interiore: la Distanza. È esperienza comune il fatto che, se teniamo qualcosa troppo vicino agli occhi non solo non riusciamo a vederla nella sua forma e dimensione autentica, ma ci occupa l’intero campo visivo occultando la presenza d’altro. Dunque, per poterla guardare, dobbiamo porla ad una certa distanza. Nel nostro intimo le cose funzionano in modo simile e per poter osservare i moti interiori è necessario porli ad una certa distanza da noi che, così, da senzienti diventiamo osservatori.
Mettere a distanza: i miracoli dell’osservazione interiore
Un’ antologia poetica dell’ascolto
Marco Guzzi è poeta, filosofo e comunicatore, in breve direi che è un creatore di cultura – intesa come visione dell’umano. Il suo ultimo libro, L’insurrezione, riprende e amplia nove seminari su alcuni poeti significativi degli ultimi due secoli. Nel libro si trova tutto il pensiero di Marco Guzzi, cioè tutto il suo sguardo sul mondo, e l’analisi poetica è un mezzo più che un fine.
Il libro non possiede nulla di accademico, è piuttosto un’esperienza in atto, un’avventura conoscitiva e quasi fisica. E’ una mappa del tesoro che ci chiede d’avventurarci – noi con lui – entro territori oscuri e ignoti.
Ci chiede di non temere il buio e avere fiducia, fiducia nell’esistenza del tesoro. Ci chiede di sperare in un contesto (quello odierno) in cui la speranza sembra oramai un patetico anacronismo.
Il rischio
(…) Noi tuttavia,
ancor più che pianta o animale sia,
col rischio andiamo, lo vogliamo, e talora,
più arrischianti siamo (e non per propria sfoggia)
della vita stessa, per un soffio ancora
più arrischianti…(…)
R. M. Rilke
Il Nascente
Il seme di questa foto – autoscatto è stato gettato durante il quarto incontro della seconda annualità. Qui si parla di iniziazione, di morte, di passaggio; del nascente.
Ho fatto questa foto alle primi luci dell’alba. Qui la luce è meravigliosa: morbida, avvolgente e delicata.
Questa fotografia mi mette in contatto con emozioni profonde: la più grande paura ed il più intimo desiderio. [Leggi di più…]
A Milano e a Roma per una Nuova Umanità
Annunciamo con grande gioia e attesa i due incontri pubblici con Mauro Scardovelli e Marco Guzzi sabato 7 novembre al teatro Wagner di Milano (ore 17 e ore 21, via Wagner 2, ingresso gratuito), per riflettere sull’insurrezione spirituale e culturale che oggi è di nuovo resa possibile dall’incredibile stringersi dei tempi.
Pensavo fosse umiltà……..
L’addestramento all’umiltà è una lunga e faticosa strada, piena di tranelli. Nella mia storia, il più evidente è quello della svalutazione di sé. La richiesta educativa dell’ambiente in cui sono cresciuta era quella di essere una bambina garbata e discreta, che non mostrasse i propri punti di forza perché tanto “non ti illudere, non ce ne sono e gli altri fanno e sono meglio di te”. [Leggi di più…]
Darsi Pace: l’inizio
Prima parte
Vuoi conoscere il metodo dei Gruppi Darsi Pace? E’ possibile partecipare all’incontro di sabato 31 ottobre, alle ore 17.30, all’ateneo salesiano di Roma (aula Zatti), con ingresso libero.
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Violenza e Perdono
Riceviamo ogni giorno notizie di tragedie, di sofferenze collettive, provocate soprattutto dagli uomini, di guerre, di violenze e di odio e leggiamo e ascoltiamo parole, discorsi di commento molti, troppi, alcuni disorientanti, superficiali, insulsi, vanamente ripetitivi, che non aggiungono nulla alla comprensione dei fatti. Se siamo cristiani convinti sappiamo rivolgerci a fonti più autorevoli che ci spingono a cambiare atteggiamenti, a prendere decisioni nuove in questo tempo di rivolgimenti antropologici?
Stare sul pezzo (age quod agis)
L’ho letto (ironia della sorte) proprio sul telefonino, mentre ero al supermercato, in fila al banco per gli affettati. Mi sono ritrovato molto nel messaggio inviato da Marco Guzzi alla pagina Facebook di Darsi Pace. L’ho sentito come un messaggio per me, esattamente.
STARE SUL PEZZO si diceva in fabbrica, stare su ciò che si deve fare
Age quod agis, dicevano i gesuiti: fa’ ciò che stai facendo.
Condividere il dolore
L’esperienza di questi anni in Darsi Pace rende evidente ai miei occhi, soprattutto durante la condivisione nel gruppo, il dono che siamo l’uno per l’altro.
Nel gruppo comprendo che, pur dentro storie e contesti diversi, funzioniamo tutti nella stessa maniera, maschi e femmine, giovani e meno giovani, praticanti iniziali e praticanti avanzati.
Nel gruppo comprendo che siamo tutti segnati dallo stesso dolore, quello della ferita di non essere amati.
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