Uomini, donne, bambini che chiedono giustizia, invocano compassione e gridano il loro diritto a esistere raccontati e descritti come “figli di un dio minore”, sacrificabili a turno nel ruolo di vittime.
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Figli Di Un Dio Minore, Orfani Di Padre
Giusti del Mediterraneo
Ogni giorno, ogni giorno, impotenti, assistiamo alle tragedie che si consumano in mare, e ci difendiamo da tanto dolore, ci anestetizziamo, perchè l’impotenza è intollerabile all’ego.
Allora volgiamo altrove lo sguardo o guardiamo distrattamente, senza più vedere: diveniamo indifferenti!
Ma cosa sta accadendo? Cosa significa questo fenomeno migratorio inarrestabile?
Me lo chiedevo in post pubblicati anni fa: Tsunami umano: catastrofe o liberazione? (2/11/2008) e Umanità in coma: le cifre del risveglio (2/4/11).
L’uomo che piantava gli alberi
Un pensiero, preciso, chiaro, illuminato, che si incarna in un’azione semplice, limpida, presente, sensata. Questa è la sinapsi tra l’eterno-l’infinito e il presente-spazio-tempo, questa è l’incarnazione nella sua purezza. L’eterno che si fa presente. Questa è la potenza divina che si trasforma in potenza umana. Questa è la fede. [Leggi di più…]
In fondo non facciamo che preparare il terreno
In fondo non facciamo che preparare il terreno per una magnifica fioritura spontanea!!
Ieri mi è arrivato questo pensiero mentre riflettevo su:
Che cosa significa essere formatore nei gruppi Darsi Pace?
Oltre al pensiero emerso, fluidamente senza pensarci su tanto, mi viene da rispondere a questa domanda così:
vuol dire imparare a farsi le domande giuste, nella consapevolezza un po’ più approfondita di non sapere nulla!
La ferita, l’Oltre
Fin dai primi incontri dei gruppi Darsi Pace, tramite gli esercizi di auto-conoscimento che si possono trovare alle pagine 20-22, 64-65, 87-91 del libro ‘Darsi Pace’ di Marco Guzzi, ed.Paoline, collana Crocevia, iniziamo a individuare dentro di noi una zona molto dolorosa e dolorante, una ferita originaria.
Oltre l’Expo
Sabato 27 Giugno si è svolto nella regione Lazio un evento organizzato dal coordinamento regionale al quale hanno partecipato 30 persone .
Il titolo scelto per l’evento introduce un tema che ha suscitato molto interesse e che vogliamo condividere con tutti voi :
Il nostro benessere nel processo trasformativo passa attraverso l’equilibrio tra noi e l’ambiente.
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Auguri a Thich Nhat Hanh!
Siamo felici di apprendere che la salute dell’ottantanovenne maestro buddista vietnamita, venerato in tutto il mondo per i suoi insegnamenti sulla pace e sulla consapevolezza, è finalmente in via di miglioramento, dopo la grave emorragia cerebrale che lo ha colpito nell’autunno 2014, costringendolo ad un lungo ricovero ospedaliero.
Sei qui per imparare
Sei qui per imparare.
Se vuoi imparare, non devi pensare di sapere già.
Non devi nemmeno scoraggiarti se, pensando di avere imparato, continui a cadere nella paura e nell’errore del giudizio.
Si lavora ogni giorno per questo. Ogni giorno é un inizio, un’inaugurazione di qualcosa di inedito.
Quale bellezza salverà il mondo?
Pubblichiamo il video della conferenza tenuta da Marco Guzzi al “Centro per la pace” di Bolzano nel marzo del 2014.
In un tempo di crisi antropologica, tempo di pericoli estremi e di inedite opportunità, è propizio ascoltare la voce di quei poeti che hanno annunciato l’avvento del Giorno nella notte delle civiltà e delle culture.
Lasciamo risuonare in noi il loro grido profetico e l’ardente anelito ad una salvezza integrale e profonda, che richiede la conversione del cuore e della mente.
Solo comprendendo l’ampiezza di tale prospettiva di liberazione, potremo ritrovare lo sguardo per cogliere la vera bellezza, che non è mai disgiunta dalla verità, e che porterà salute e salvezza nelle nostre anime e nell’anima dolente del mondo.
Buona visione!
Cosa è cambiato in me grazie a Darsi Pace
Non è affatto semplice o scontato rispondere a questa domanda: «Cosa è cambiato in me da quando frequento i percorsi di Darsi Pace?». Sono itinerari dello spirito, culturali, filosofici, psicologici che si intersecano o viaggiano per vie parallele che tuttavia si scrutano e dialogano tra loro. È proprio questo aspetto «multidisciplinare» che mi ha colpito e che mi indusse, dopo aver attinto qualche informazione sommaria da mia cugina Filomena, collaboratrice del gruppo, ad iscrivermi al corso telematico, non potendo raggiungere la sede di Roma, dove si tengono gli incontri fisici.
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